NUOVO FARMACO ANTI-ANGIOGENESI
Bevacizumab e' il primo anticorpo monoclonale in grado di inibire la proteina VEGF
E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (G.U. della Repubblica Italiana n. 146 del 24 giugno 2008) il decreto che autorizza l'uso del farmaco bevacizumab per i pazienti con tumore metastatico della mammella, del polmone non a piccole cellule e del rene, permettendo anche un piu' ampio utilizzo nel tumore del colon-retto in associazione a piu' regimi di chemioterapia. "Si tratta di una notizia importantissima per i pazienti italiani - commenta Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato di Roche - e uno stimolo per Roche a continuare ad investire nella ricerca scientifica. La lotta alle patologie oncologiche e' infatti una delle sfide piu' importanti per i Servizi Sanitari di tutto il mondo, e il Gruppo Roche e' in prima linea nella ricerca di farmaci e strumenti diagnostici innovativi per dare delle risposte concrete a queste patologie. Il nostro obiettivo presente e futuro e' mettere a disposizione dei clinici e dei pazienti opzioni terapeutiche personalizzate". Bevacizumab e' il primo anticorpo monoclonale in grado di inibire la proteina VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor), uno dei mediatori chiave dell'angiogenesi, il meccanismo che consente al tumore di crescere e diffondersi nell'organismo. Spiega Cristina de Min, direttore Medical Affairs di Roche Italia: "Il VEGF gioca un ruolo centrale nella patogenesi del tumore tramite la creazione di nuovi vasi (crescita tumorale) e un aumento della permeabilita' dei vasi che, per aumento della pressione interstiziale, rende difficile l'azione dei farmaci chemioterapici". In pratica, bevacizumab inibisce il meccanismo che permette al tumore di rifornirsi di sangue e ossigeno e di diffondersi nell'organismo, e contemporaneamente rende il tumore piu' permeabile all'azione della chemioterapia.
